Critica “I colori del quotidiano”

La pittura di Simona Cavaglieri è come il mare al tramonto durante una tranquilla passeggiata. Senza toni urlati o frenesie da traffico cittadino, Simona Cavaglieri racconta uno spaccato della vita quotidiana. Il taglio fotografico dei suoi quadri porta l’attenzione del fruitore a soffermarsi su singoli istanti, su gesti comuni e spontanei. La sua sperimentazione si muove alla ricerca di un linguaggio che possa riattivare l’amore e interesse per la normalità. Una ricerca continua di equilibrio tra corpi e pose, di ponderazione tra forze e spinte. L’arte è per tutti e come tale riparte dalla quotidianità, nella quale si trovano i soggetti di questa narrazione: le donne con le loro passioni e i loro impegni. Ogni opera è uno strumento per riattivare il ritmo dei loro passi, per scoprire il valore del loro tempo: dedicato a sé stesse e alla famiglia. Dopo la prima stesura di colori, frutto di un progetto di massima, il racconto si evolve, diventando il giusto mix di istinto e di scelta. Una narrazione che passo dopo passo si arricchisce per l’esigenza di rappresentare la donna nella sua complessità, senza far perdere la forza espressiva dei primi progetti, esaltati dagli sfondi a tinta unica. Le donne rappresentano, per Simona Cavaglieri, l’essenza della bellezza. L’autrice sceglie di soffermarsi sulle gambe per il loro potere espressivo, pari a quello di uno sguardo, per raccontare le emozioni di una nascita, la tensione di una passo di danza, lo scatto verso il nuovo.

 

A cura di Andrea Lombardo